I giovani hanno tante risposte, ma nessuno chiede loro niente!

0 0

Non si sa abbastanza che i giovani scrivono seriamente e autentico. Ci sono giovani autori che aspettano che le loro parole diventino canute, per essere finalmente notate.

E questo perché, gli altri che sono giovani da molto tempo, non se ne accorgono o non vogliono accorgersene e occupano lo spazio letterario spesso abusivamente! Non sto suggerendo un ricambio generazionale, ma piuttosto dare la priorità al talento genuino.

I giovani hanno tante risposte, mNon si sa abbastanza che i giovani scrivono seriamente e autentico. Ci sono giovani autori che aspettano che le loro parole diventino canute, per essere finalmente notate.a nessuno chiede loro niente!

Gabriel Nicolae Mihailă non è del tutto anonimo, ha ottenuto meritati premi e recensioni su rinomate riviste culturali, è invitato a partecipare a vari movimenti letterari in Romania e all’estero, ha pubblicato libri, due dei quali ho avuto il piacere di leggere, „The limbs they took”, casa editrice Minela e “Artemis”, casa editrice Neuma, mi manca il libro del suo esordio editoriale. Quindi ecco la mia opinione come lettore.

Pubblicato su Neuma, 2023 – “Artemis” è dedicato a sua figlia, Artemis-Maria, ma anche ai bambini del mondo, i loro genitori, a me, a te…

Apparentemente giocoso, sorprende dalle molteplici realtà solo quelle scintille e ombre tra il mondano e l’interiore, lo spirituale, poeticizza l’infanzia di cui non riusciamo mai a fare a meno completamente, e se le amnesie si verificano nel corso degli anni, questo ci punge a lungo tempo!

Le tre poesie – Anna ha le mele – mi rimandano all’alfabeto dell’amore impeccabile, anche quando, rassegnato, considero l’innocenza un vizio procedurale.

Salto gioioso nel secondo capitolo, leggendo trafelato: “sul suo ginocchio mi sedetti / e non tremò mai più” – dalla prima poesia – Qualcuno sedeva prima su questo ginocchio – in cui la lettera A conserva ancora significati primordiali.

Storia di Natale è una poesia senza Babbo e senza Natale, solo un “Dio che guarda dal buco della serratura i bambini/ che ancora non dormono” fino a quando una madre arriva a dire che “l’amore è un bambino a piedi nudi/ in un ruscello freddo”, e il padre mondano non si muove per ore affinché il bambino addormentato sul suo braccio non si svegli!

Nella poesia Su papà, Artemis dice: “legheremo papà come ad un salame/ useremo la pasta correttiva/ per i giorni in cui ci è stato rubato”, e la fine arriva come un turbine “e poi ci/ nasconderemo anche noi da lui/ per un po’ “.

In “Incognito” risveglia il pubblico letterario e con esso lava il suo sangue, una cura per un NIENTE imminente che dà ai libri d’assedio, anche al museo della letteratura. E poiché si tratta di un cognito per eccellenza, l’autore sposta la poesia nel bicchiere mezzo pieno di vino liturgico.

La poesia Chemioterapia è meglio leggerla senza divulgare nulla, perché ti curerà appunto da qualcosa… Passa al colpo di mazza, (per me) intitolato 02.02 di sole due righe, beh questo è tutto, altrimenti vengo seppellito come nelle fiabe “dove si radunano i padri meno-padri / c’è un silenzio / di morte”

Passiamo alla “…matematica”, non aspettatevi di trovare influenze da Ion Barbu, piuttosto farei riferimento a Dimitrie Cuclin, alla sua teoria dell’immortalità.

Il capitolo successivo rivela un autore un po’ più riflessivo, con pura poesia. Tutto bene fino al dittico per i vivi di alcuni amici che voleva immortalare qui, o seppellirli. Meno male che subito dopo, l’autore Gabriel Nicolae Mihailă si riprende e riannoda il filo lirico come se fosse ancora più sottile, delicato, come un fumo dal camino della casa svernante dei nonni.

Ancora una volta, non posso divulgare ciò che ho catturato, per non rompere l’incantesimo quando leggerai il libro. Spero che ci sia qualcun altro con questo carattere, la lettura…

L’autore diversifica i temi affrontati con senso alchemico, nulla è casuale, non fa un bazar, una bancarella, conduce volutamente il lettore nel labirinto degli stati opposti e lo fa con delicatezza, come un adolescente che aiuta una vecchia ad attraversare la strada, rimanendo solo “la vecchia” (il lettore) a volere di…

Arrivato a Adio, dove la Rosa del Pover’uomo è probabilmente un epitaffio, spero di no, mi lascia un sapore di mandorla come se l’innesto dell’arbusto, il titolo della poesia, la rosa, sia l’assenzio precedentemente innestato con il mandorlo.

Questo volume di versi si legge velocemente, sarai tentato di credere, tenendolo tra le mani. Bene, aprilo, poi ne parleremo!

Se non ho scritto tutto quello che penso sull’autore e sul libro, il motivo è semplice, mi piace la sua amicizia e non aveva senso essere troppo di parte, sospirando estaticamente e lanciando un wow ad ogni riga.

Sono felicissimo di questa lettura, sono orgoglioso di conoscere l’autore, ma sono ancora più felice che l’attuale poesia romena sia di buona qualità, superiore a quella di altre generazioni. I nostri giovani hanno capito che il manierismo letterario è rovina, e per una voce autentica ci vuole non solo grazia, ma anche un’alta cultura letteraria, un linguaggio chiaro e temi che ricordino i valori essenziali.

Gabriel diventerà molto presto uno dei poeti di riferimento. Già, come vedi, sto gettando al vento il cemento, forse è ora di inchiodarlo alla base di una presunta statua. È troppo presto questo tardi, ma chissà!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto